Il Moscato di Scanzo è prodotto da un vitigno autoctono di antichissima tradizione, riconosciuto a livello europeo negli anni ’70.
Gli storici fanno risalire la sua origine attorno all’anno 1000 a.C., importato dal leggendario Ateste che, in fuga da Troia, fondò il villaggio Ros (che in greco significa mazzo d’uva) poi diventato Rosciate. In epoca più tarda Giulio Cesare costruì un accampamento militare, comandato da un centurione della famiglia degli Scantii, nella zona dell’attuale Scanzo. I due comuni furono riuniti nel 1927 diventando Scanzorosciate, patria del Moscato di Scanzo.
A Rosciate visse con la moglie anche l’architetto Giacomo Quarenghi (1744-1817), nativo della Valle Imagna. Quando si trasferì alla corte della zarina Caterina a San Pietroburgo portò con sé il prodotto più importante delle sue tenute: il Moscato di Scanzo.
Nel 1850 il Moscato di Scanzo è stato quotato alla Borsa di Londra per 50 ghinee alla botticella. Ancora oggi è tra i vini più apprezzati dalla casa reale inglese.